Protestati e cattivi pagatori possono ottenere prestiti?

Chi in passato ha avuto qualche problema con le scadenze ed è alla ricerca di un nuovo finanziamento spesso vede che le sue richieste vengono rifiutate ed inizia a chiedersi se i protestati e i cattivi pagatori possono ottenere prestiti. La risposta a questo quesito è sì, ma ci sono diverse precisazioni da fare e comunque, anche se non si tratta di un’operazione impossibile, non sarà molto semplice.

Chi sono i protestati e cattivi pagatori?

Prima di tutto è bene chiarire chi sono i protestati e i cattivi pagatori I protestati sono quelli che hanno già ricevuto un avviso del mancato pagamento e non provvedono a regolarizzare la propria posizione (l’iscrizione nel Registro dei Protestati ha una durata di cinque anni, anche se si può presentare una richiesta di cancellazione dopo il primo anno dimostrando di aver saldato il debito); i cattivi pagatori sono quelli che pagano in ritardo le rate di rimborso del finanziamento: chi è al suo primo ritardo viene segnalato al Crif se non paga per più di due mesi consecutivi (prima della segnalazione il debitore riceve un avviso che lo invita a pagare entro 15 giorni), mentre per i ritardi successivi basta anche un solo mese per l’iscrizione al Crif (e in questo caso la comunicazione arriva dopo la segnalazione al Crif). Le segnalazioni si cancellano automaticamente dopo uno, due o tre anni in base al ritardo e al numero di impegni non rispettati.

Ovviamente ogni istituto di credito prima di concedere un finanziamento deve valutare il passato creditizio del richiedente, in modo da capire se è in grado di restituire le somme seguendo il piano di rimborso pattuito; se dai controlli emerge che il potenziale cliente risulta essere un protestato o un cattivo pagatore, le banche e le finanziarie sono più restie ad erogare il prestito, visto che il soggetto presenta un rischio di insolvenza più alto. Questo si traduce in una maggiore difficoltà ad ottenere un finanziamento tradizionale, ma ci sono altre formule che fanno in modo che anche protestati e cattivi pagatori possano ottenere prestiti.

Quali prestiti possono ottenere?

Le soluzioni disponibili per questa particolare categoria di richiedenti possono essere riassunte in questo elenco:

  • il prestito con cessione del quinto è la formula più famosa e diffusa, ma può essere richiesta solo da pensionati e dipendenti pubblici (in alcuni casi anche da dipendenti di aziende private che presentano certi requisiti dimensionali): la banca è al sicuro perché le rate vengono pagate con una trattenuta diretta in busta paga e perché il beneficiario deve sottoscrivere delle assicurazioni contro il rischio morte e perdita d’impiego;
  • il prestito cambializzato non è molto diffuso e viene indicato da molti come ultima spiaggia, visto che prevede la sottoscrizione di cambiali da parte del debitore: se questi non è in grado di onorare una scadenza il creditore, visto che le cambiali sono titoli esecutivi, può procedere con il pignoramento dei beni dell’inadempiente;
  • il prestito con garante è una formula che piace abbastanza agli istituti di credito, visto che in caso di mancato pagamento da parte del debitore principale, le somme dovute vengono pagate dal garante, che deve essere una persona solida e affidabile;
  • Il prestito con garanzie alternative: in questo caso il richiedente può proporre alla banca altri tipi di garanzia (immobili di proprietà, entrate diverse dal reddito da lavoro, beni di valore), ma l’istituto di credito non è in alcun modo obbligato ad erogare i prestiti a protestati e cattivi pagatori e valuterà caso per caso.