In inverno, nelle zone montane, dove cade copiosa la neve, è normale che ci siano tante tipologie di pupazzi di neve. Esso è spesso associato al Natale perché è in questo periodo che si dovrebbe avere la neve. Sapete invece che la neve è una caratteristica esclusiva del territorio del nord Europa? Nel resto di del continente, la neve non cade mai nei periodi natalizi.
Fatta questa premessa, come mai non si resiste alla tentazione di creare un proprio pupazzo di neve, in giardino o fuori casa?
Neve, come resistere a creare un pupazzo?
La neve è “acqua congelata”, pioggia che, nel cielo, diventa morbida e ricade a terra. Il clima necessario deve essere di molti gradi sotto lo zero, ma è anche vero che tante località, specialmente montane, tendono ad avere la neve per molti mesi all’anno.
Essendoci appunto un clima estremamente rigido, quando la neve smette di cadere o c’è una “sospensione” della sua caduta, essa diventa molto morbida e facile da poter usare per creare un pupazzo di neve. Il segreto poi è quello di usare della neve morbida, appena caduta. Quando inizia a sciogliersi oppure si aspetta qualche giorno, diventa molto più dura da poter “modellare” e tende poi a spaccarsi o a staccarsi facilmente. Ciò rende difficile la creazione della forma.
Una volta creato un pupazzo di neve, esso dura per molto tempo perché inizia a solidificarsi. Durante il giorno, i raggi solari tendono a sciogliere alcune componenti, durante la notte, l’acqua si congela. In questo modo esso può durare per settimane o addirittura fino alla primavera.
Divertimento invernale, ma con una forte idea di solitudine
La storia della nascita del pupazzo di neve è collegata alla sensazione di solitudine. Nei climi invernali i bambini e gli adulti non possono uscire fuori, divertirsi, incontrare altre persone. Si rimane tappati in casa perché fa troppo freddo.
Questa solitudine ci porta a “creare” dei personaggi fittizi o dei diversivi. Tra questi la creazione del pupazzo di neve diventa un divertimento prettamente invernale. Gli si dà la forma che si vuole. Lo si rende “familiare” con qualche indumento personale. Ci sono poi coloro che creano anche animali di neve in giardino. Questo perché si ha poi una propria “popolazione” in giardino.
Quando nasce il “pupazzo di neve”?
La prima volta che venne datato la creazione dei pupazzi di neve, è in un racconto del 1380. In questa narrativa c’è stata la descrizione di una giornata tipica in famiglia. Nel periodo invernale, il divertimento di creare, di proprio pugno, un pupazzo è una consuetudine.
Tuttavia sapete che perfino Michelangelo, costretto da un nobile, creò un cavallo di neve che, inevitabilmente, si sciolse dopo qualche settimana. La perfezione di questa scultura di ghiaccio, era stupenda, tanto che il nobile mise a guardia dell’opera dei valletti.