musica

La musica è bellissima, ma molto complessa nella sua forma. Piena di suoni e “non suoni”, di vibrazioni e pause, come di estensione del suono o troncamento. Quando ascoltiamo delle canzoni e delle colonne sonore, rimaniamo entusiasti di quello che le nostre orecchie ascoltano, ma per fare una composizione occorre studiare molto.

Ci sono delle note che sono definite tonali ed altre atonali. Ebbene su questa definizione c’è molta confusione difficile da spiegare. Inoltre la dodecafonia è una tecnica di composizione musicale che potrebbe risultare complessa, ma che in realtà diventa semplice da comprendere.

Cosa vuol dire atonale?

La musica tonale è quella composta dalle note. Ognuno ha un suo suono, ma che poi viene accompagnato dalle altre per creare la “voce della musica”. L’atonalità, in senso stretto, non indica una nota muta, perché sarebbe impossibile. Inoltre non è la pausa del silenzio. L’atonalità è una serie di note che vengono composte in modo indipendente dal suono che si sta producendo.

Eseguendo le note della musica in senso ascendente e discendente, vediamo che esse sono un accompagnamento, cioè il suono diventa un’escalation armonico. Ebbene l’atonalità sono delle note che, in quel momento non accompagnano la nota, ma la interrompono.

Questa tecnica, chiamata dodecafonia, è usata molto nelle composizioni per il pianoforte, dove vediamo alcuni tagli netti. Da una musica dolce ad una stroncatura con musica forte. Perfino i jazz spesso esagera con queste troncature, ma che sono tutte atonali.

Dodecafonia, ecco cosa significa

La tecnica dell’atonalità e della dodecafonia è stata inventata da Arnold Schonberg, compositore e pianista. Nella sua legge, ci sono 3 principi della dodecafonia. La prima è quella di eseguire le note in modo discendente. Prendendo ad esempio la scala delle note, da Do a Si, essa diventa atonale e dodecafonica andando a discendere, cioè dal Si al Do.

La seconda regola e è moto contrario, cioè cambiare gli intervalli o stroncare il suono della nota dolce tonale. Infine che l’unione del moto contrario e moto retrogrado. Ovviamente essa deve avere almeno 12 suoni a strofe ed è per questo che si chiama dodecafonia.

Che genere di musica si esegue?

La principale musica che utilizza la dodecafonia e l’atonalità è quella a pianoforte, ma anche il rock e jazz. Ormai è usatissima in tanti generi musicali, ma per comprenderla, specialmente se siete dei compositori o studiate musica, allora dovete ascoltare le opere di Arnold Schonberg che ha creato questa regola. Le sue composizioni, che sono poi diventate di fama internazionale, sono caratterizzate da questo tipo di tecnica musicale.