Le maison storiche dello Champagne: il Dom Perignon

James Bond nutriva un’autentica passione per l’annata del ’52, Dior lo utilizzava per cucinare e Marylin Monroe per un bagno di bellezza: stiamo parlando del Dom Pérignon, lo champagne più famoso al mondo.

Autentico oggetto del desiderio, è il simbolo della perfezione, del savoir faire e della perfetta padronanza francese in materia di vinificazione. Attenzione però: il Dom Pérignon è una prestigiosa cuvée, il miglior champagne che un produttore possa elaborare ma non è assolutamente un’azienda. Dal 1921 viene prodotto infatti dalla celebre Maison Moët & Chandon.

La storia di questa etichetta però parte da lontano e deve il suo successo a un personaggio modesto ma animato da un sogno tra i più ambiziosi: creare il miglior vino al mondo.

Storia del Dom Pèrignon

Corre l’anno 1639. In un piccolo borgo francese, Chalon-en-Champagne, nasce Pierre Pérignon, sesto figlio di una coppia borghese. Il padre possiede una vigna e il piccolo partecipa ogni anno alla vendemmia.

Nel 1658 prende i voti e nel 1667 arriva all’Abbazia di Saint-Pierre d’Hautevilliers, nella Marna, dove viene nominato magazziniere. Uno dei suoi compiti è presiedere a tutte le attività di manutenzione della vigna. La situazione che appare al giovane monaco non è delle migliori: i 12 ettari di vigneto sono incolti e gli strumenti necessari per la vinificazione sono ormai fuori uso da tempo.

Si rimbocca le maniche e si dedica con meticolosa attenzione al vigneto: pota le viti nella maniera più corretta e raccoglie i grappoli d’uva al momento giusto, tenendo conto delle variazioni climatiche. Seleziona le migliori uve e, a differenza dei suoi predecessori, le vinifica separatamente prima dell’assemblaggio, per mantenere intatti i tipici e specifici caratteri varietali dei singoli vitigni.

Non è però il monaco a inventare il metodo champenoise: le prime tracce documentali che attestano l’aggiunta dello zucchero nella seconda fermentazione sono anteriori all’entrata di Pierre nell’abbazia di Saint-Pierre d’Hautevilliers. Quello che sappiamo con certezza però è che il monaco ha il merito di aver introdotto delle importanti novità come la vendemmia e la vinificazione separate.

Moët & Chandon: l’intuizione

L’abbazia cade sotto i colpi della Rivoluzione francese e versa in rovina fino al momento in cui Pierre-Gabriel Chandon, marito di Adélaïde Moët e socio del suocero, decide di acquistare l’edificio e di restaurarlo.

Nel 1936, il nuovo presidente di Moët, Robert-Jean de Vogüé, ha una felice intuizione: vuole legare la cuvée de prestige della casa alla figura leggendaria del monaco. Per realizzarla in tempi brevi, decide di utilizzare una bottiglia di un’annata leggendaria in casa Moët, la 1921.

Nasce così il Dom Pérignon, considerato a tutt’oggi come la massima espressione della celebre Maison francese, grazie anche all’estro e al savoir faire di Richard Geoffroy, celebre chef de cave capace di regalare nuovo spessore a un prodotto unico nel suo genere.

Il domaine

Il domaine du Dom Pérignon si trova nel comune di Épernay, nel dipartimento della Marna, nel cuore della denominazione AOC Champagne. In queste zone le viti beneficiano di un clima oceanico, caratterizzato da intense e aspre escursioni termiche. Il terreno è tipicamente gessoso, con una percentuale variabile di calcare.

Dom Pérignon: le ragioni di un successo

La continua ricerca dell’armonia: questa è la ragione nascosta dietro la fama del Dom Pérignon. Questo champagne nasce da un blend delicato ma sorprendente che vede l’intima unione del sontuoso Pinot Noir con l’eclettico Chardonnay, raccolti rigorosamente a mano, da viti che non superano i 90 cm di altezza.

Uno dei segreti del prestigio del Dom Pérignon è nascosto dietro un’incessante ricerca della qualità. Questo champagne infatti non solo viene prodotto soltanto nelle annate eccellenti ma la cuvée è realizzata esclusivamente con uve dello stesso anno.

La lenta maturazione è la chiave per comprendere la limpida complessità di questo vino ma anche la ragione che permette ai singoli vitigni di rivelare nel tempo nuove consistenze e aromi inediti.

Tipologie di Dom Pérignon

In base alla vinificazione, il Dom Pérignon può essere Brut, Vintage e Rosè.

Lo stile è assolutamente inconfondibile: gli aromi di questo celebre champagne evolvono, creano nuove esplosioni di gusto per un risultato sorprendente che corre sul sottile equilibrio regalato da una profonda mineralità e da una palette olfattiva sorprendente e mai scontata.

Durante il lungo processo di maturazione si aprono delle finestre temporali di “pienezza” e completezza che prendono il nome di Plenitude.

La prima fase, Rosè o Vintage, si apre dopo un riposo di almeno otto anni in cantina. In questo arco temporale, la forte mineralità si fonde con una gradevole acidità.

La Plenitude 2 (P2) irrompe dopo 12-14 anni: il prolungato affinamento sui lieviti regala una sontuosità esclusiva e un sottotono affumicato e leggermente speziato.

La terza finestra (P3) è la più esclusiva e riguarda vini di annata che hanno riposato sui lieviti per almeno 25-30 anni. In questa fase il Dom Pérignon è inaspettatamente denso e fruttato, dotato di una beva potente e di bollicine meno imponenti.

Dove comprare Dom Pérignon

Gli champagne della maison Dom Pérignon possono essere acquistati sui migliori wine store italiani, tra cui Berevecchio, noto brand tra le migliori enoteche online, sia in termini di qualità che prezzi. Su Berevecchio.it trovi una vasta selezione, tra cui diversi prodotti scontati, di champagne Dom Pérignon sulla pagina dedicata alla maison: https://berevecchio.it/cantine/dom-perignon/