fiume

L’Italia è un territorio ricchissimo di acqua, che non sappiamo sfruttare, ma che sono presenti in tutte le regioni. Alcuni di essi sono i fiumi, molto lunghi e famosi e nel centro troviamo il Liri. Esso è un fiume che taglia quasi a metà il bel Paese.

Il suo letto in alcuni punti tende ad allargarsi ed in altri invece si allarga, ha molti affluenti che lo nutrono. Nei mesi invernali ci sono poi le acque delle montagne che lo ingrossano.

Da dove nasce il liri?

Il fiume Liri nasce in Abruzzo, attraversa poi il Lazio e la Campania. La sua lunghezza è di circa 120 chilometri, un percorso piuttosto lungo, ma che è stato uno dei motivi che lo hanno reso famoso. Vediamo che nasce nella Marsicana.

Siccome poi ha una confluenza con il fiume Gari qui prende il nome di Garigliano, cioè da Gari+Liri. In realtà vediamo che c’è anche una “storpiatura” per il dialetto corrente che è poi diventano il nome reale dei due fiumi.

Però solo per gli ultimi 38 chilometri, prima di arrivare alla foce, diventa il Garigliano. Possiamo quindi concludere che il Liri sfocia in questo secondo fiume, diventandone un affluente.

Anticamente, arrivare al fiume Garigliano, voleva dire che si arrivavano al confine tra la regione storica del Lazio e il Sannio. Ancora oggi si pensa che esso sia la line adi confine naturale tra lazio e Campania. In parte è vero. Curiosamente vediamo che l’ultima parte del Garigliano, nella riva destra, si hanno circa 500 metri che appartengono alla Campania, ma dove il lazio si occupa della tenuta ambientale e storica.

Liri tragitto

Come si snoda il Liri? Precisamente questo fiume nasce a Petrella Liri, nell’Abruzzo. Attraversa poi la valle Roveto e diversi Comuni. A Capistrello esso andava ad alimentare due centrali elettriche che oggi sono dismesse. Il suo percorso riprende poi a Sponga, Lo schioppo per arrivano a Canistro. Anche qui c’era un’opera idraulica per alimentare una centrale idroelettrica.

Il letto del fiume convoglia noi nel lazio per arrivare Sora, nota località in provincia di Frosinone e a San Giorgio a Liri. Solo quando arriva a Sant’Apollinare c’è la parte finale della zona del Liri perché qui si unisce poi al Gari.

Dove sfocia il liri

A Sant’apollinare mancano poi 38 chilometri per arrivare alla foce. Solo che qui il Liri non si chiama più in questo modo, ma si chiama Garigliano. Esso attraversa altri piccoli Comuni. Una sua curva tocca la Campania, dove c’è la centrale elettrica nucleare dismessa del Garigliano.

Attraversa il sud pontino per sfociare nel Comune di Minturno, direttamente nel mar Tirreno.