Tecniche di meditazione: quali sono le più praticate e come funzionano?

Vi siete mai soffermati a respirare lentamente? Magari dopo una forte “arrabbiatura”? Ebbene quella è una delle più antiche e semplici tecniche di meditazione.

La meditazione è una disciplina antichissima, spesso legata all’induismo o alle pratiche religiose orientali. Oggi sono state effettuate tantissime ricerche per notare quali sono i risultati che si hanno con questa pratica meditativa.

Una buona meditazione, anche per 15 minuti al giorno, offre:

  • Riduce ansia, depressione e stress
  • Diminuisce i dolori e crampi muscolari
  • La respirazione aiuta l’ossigenazione del sangue
  • Rilassa la mente
  • Aumenta la creatività

Sono tutti effetti sulla nostra salute che difficilmente possiamo poi trovare con un ritmo della vita frenetica.

I soggetti che poi soffrono di attacchi di panico oppure devono assumere degli psicofarmaci, dovrebbero sempre fare i loro 15 minuti di meditazione.

Tuttavia la meditazione si divide in diverse tecniche che sono più o meno conosciute. Troviamo la:

  • Meditazione ZEN
  • Trascendentale
  • Vipassana
  • Mindfulness
  • Ho ‘Oponopono
  • Meditazione camminata
  • Kundalini
  • Dinamica

Tutte discipline molto affascinanti, ma concentriamoci su quelle che sono più facili da fare poiché occupano poco tempo.

Meditazione consapevole

La meditazione Vipassana, è conosciuta come meditazione consapevole, che trae origini dal buddismo. Si basa semplicemente su una serie di respirazioni che si alternano in base agli oggetti che osserviamo. Una volta che ci si siede comodamente a terra, si deve avere un oggetto da guardare. L’oggetto deve essere inanimato perché siete al primo grado di studio.

A questo punto sarà lo stesso oggetto a suggerirci come respirare. Sembra assurdo, ma proprio in base a quale sia l’azione rilassante che ci invia l’oggetto, allora possiamo rispettare la “sua respirazione”.

Nello stato avanzato, vale a dire quando si effettua una meditazione consapevole per almeno un mese di continuo, si è pronti per lo stadio superiore. L’oggetto viene poi sostituito con un fiore o una pianta e si effettua lo stesso tipo di “meditazione consapevole”. Coloro che sono particolarmente esperti, eseguono questa disciplina all’aria aperta, dove ogni movimento del vento porta una diversa respirazione.

Pensa a ciò che hai e non a quello che desideri

Una tecnica di meditazione consigliatissima è quella che viene chiamata “today”Si tratta di una variante della classica meditazione, ma dove ci si concentra su un pensiero e su modi specifici di respirare. Siamo una società che ormai vive di desideri. Si pensa sempre a quello che si vuole, che è irraggiungibile e non a quello che si ha. Questo porta frustrazione, stress e ansia.

Ci si siede comodamente. Si chiudono gli occhi. Si pensa a quello che abbiamo, sia materialmente che immaterialmente, come chi ci vuol bene ad esempio. La respirazione avviene con un respiro lungo e tre micro respiri veloci, per poi riprendere con un respiro lungo.

Tecniche di meditazione camminata

La meditazione camminata è stata creata dallo stesso Buddha. Nella sua ricerca dell’armonia, esso usava camminare per la natura godendo del Sole o del freddo. Come suggerisce il termine stesso, la meditazione camminata avviene camminando. Si deve svuotare la mente, cercare di concentrarsi solo sul muoversi e avere una mente recettiva.

Ci sono poi delle varianti della meditazione camminata come eseguirla a passo svelto. Fermarsi ogni 10 passi e guardarsi attorno oppure fermarsi ogni 5 passi e fare un profondo respiro.

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