Parole inventate da Gabriele D’Annunzio: elenco delle parole

Le parole del dizionario sono molte e solo alcune ne usiamo al giorno, sorprenderà poi sapere che alcune di esse sono state aggiunte da personaggi illustri e molto importanti, uno tra i tanti è Gabriele D’Annunzio, noto scrittore simbolo del Decadentismo e anche professore universitario di Pescara.

Ebbe modo di inventare delle parole con tanto di significato da aggiungere al vocabolario della lingua italiana ed essere usate per spiegare determinate cose, questo documento aiuterà a capire meglio quali sono e cosa significano.

Elenco delle nuove parole

Le parole create dal signor Gabriele D’Annunzio sono le seguenti:

  • Tramezzino: panino farcito e tagliato in diagonale formando due triangoli, deriva anche dalla parola “tramezzo”. Questa parola nacque per caso in un bar torinese nel 1925, D’Annunzio era in quel locale quando disse al proprietario di mettere altri gusti in questi tramezzini e da allora questo nuovo termine venne usato più spesso.
  • Ornella: nome femminile di donna. Questo nome venne inventato da D’Annunzio inventò questo nome per creare un personaggio, che in questo caso è anche la protagonista della sua opera “La figlia di Jorio” nel 1904. Questo nome è molto usato in tutt’Italia.
  • Saiwa: questo famoso marchio di biscotti all’inizio era una pasticceria genovese che produceva biscotti friabili dopo che il proprietario aveva ottenuto la ricetta dopo aver fatto un viaggio in Gran Bretagna. Nell’arco di molti anni riesce a diventare una delle prime industrie dei prodotti da forno e nel 1922 prende il nome “Saiwa” grazie alle parole che D’Annunzio scrisse su di loro, cioè che era la Società Accomandita Industria Wafer e Affini.
    Da queste parole formarono l’acronimo famoso in tutto il mondo.
  • Milite ignoto: durante la Prima Guerra Mondiale, a cui partecipò anche Gabriele D’Annunzio, molte sono stati i soldati italiani caduti in battaglia e non identificati, per questo nel 1921 all’Altare della Patria, a Roma, venne eretto un monumento simbolo, chiamato “Ignoto Militi”, che ricorda tutte queste persone che hanno perso la vita durante la guerra e che hanno in comune il fatto che non si conosce la vera identità.
    D’Annunzio aiutò nella scelta del nome da dare a questo monumento.
  • Scudetto: piccolo triangolo tricolore che viene applicato alle maglie della squadra di Campionato Italiano di Cacio. Gabriele D’Annunzio cerò questo termine, ispirandosi nel 1925, ad un simbolo che avevano sulla divisa gli italiani durante l’occupazione di Fiume.
  • Automobile: altro nome della macchina. All’inizio l’automobile veniva chiamata sempre con nomi maschili, come “Auto” dato che solo loro avevano la possibilità di usarla e nel 1926 D’Annunzio, che in quel periodo aveva un grande potere in campo linguistico, inventò questa parola per dare anche maggiore importanza alle donne e al genere femminile.
  • Rinascente: nel 1865 i fratelli Bocconi il primo negozio di abiti preconfezionati a Milano, purtroppo nel 1917 fu distrutto a causa di un incendio e dopo che fu ricostruito Gabriele D’Annunzio li contatto per fargli cambiare nome in “Rinascente” dato che è rinato dalle sue ceneri. Ora questo negozio è diventato una catena in molte città italiane.
  • Vigili del fuoco: unità di persone addestrate per spegnere un incendio e salvare le persone in caso di pericolo. Nel 1935 venne creato il Corpo Nazionale per svolgere servizi antiincendio e di protezione delle persone, all’inizio il nome usato era “Pompieri” termine francese. Poi nel 1938 Gabriele D’Annunzio inventò questa parola “Vigili” ispirandosi ai “Vigiles” dell’Impero Romano.
  • Veivolo: aereo in grado di volare. Durante il 1910 a una conferenza, D’Annunzio disse questa parola per indicare questo nuovo mezzo di trasporto in grado di dominare i cieli.
  • Fusoliera: parte principale del corpo di un aeromobile che può contenere carichi o passeggeri. Gabriele D’Annunzio la inventò nel suo racconto “Forse sì, forse no” per la prima volta nel 1910.

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