Negli ultimi anni non c’è stata categoria tanto colpita come quella dei pensionati. Un po’ tutti gli ultimi governi, sono intervenuti pesantemente sulle pensioni, causando oggi una situazione di forte disagio. Fare dei provvedimenti per sistemare una volta per tutte il settore delle pensioni sembra un miraggio, ma è lecito aspettarsi almeno degli accorgimenti per quanto riguarda le fasce più problematiche.

Negli ultimi anni, tra l’aumento del costo della vita e la diminuzione del potere d’acquisto, i pensionati italiani sono andati incontro a situazioni di vera e propria sofferenza economica, con molti problemi per arrivare alla fine del mese.

Tra i tanti provvedimenti al vaglio del governo, la maggior parte riguardano infatti le pensioni minime e gli aiuti. Per esempio, si sta pensando di elevare la fascia esente dal pagamento delle tasse, portandola fino a 8.124€, come per i lavoratori dipendenti, provvedimento che potrebbe far respirare chi percepisce le pensioni più basse.

Un altro provvedimento riguarda il possibile ampliamento della platea di pensionati che ricevono la quattordicesima, portandola fino a chi percepisce 13.000€ annui dai 9.800€ attuali, includendo così all’incirca quasi 2 milioni di persone in più. Si tratta in questo caso di un aiuto modesto, all’incirca 500€ l’anno, che potrebbe però dare un po’ di sollievo ai molti pensionati in difficoltà economica.

Altri probabili provvedimenti potrebbero riguardare i lavori usuranti, gli esodati e le pensioni anticipate. Per quanto riguarda i lavori usuranti, si fa sempre più necessaria una riforma totale di questo settore, aggiornandolo ed ampliandolo. Ci sono molte categorie che ancora oggi rimangono escluse da questa forma di protezione, che meritano di essere ascoltati ed inclusi in queste categorie. Per altri settori invece, ci potrebbe essere un adeguamento, anche rispetto all’aumento dell’età pensionabile.

Per quanto riguarda la situazione degli esodati, il problema qui si fa molto serio e spinoso, con una situazione che deve essere risolta definitivamente dal governo. Sembra che si riusciranno ad includere alcune categorie di persone, ma non tutti, creando così delle situazioni di forte squilibrio. Purtroppo a mancare sembrano siano le coperture necessarie per inserire tutti quanti, continuando con la linea del un poco alla volta.

Sulle pensioni anticipate, per la prima volta quest’anno si è registrato un sorpasso dei 60 anni d’età, con una media che arriva poco al disopra di questa soglia. Tra l’età media per le pensioni di vecchiaia che è arrivata oltre i 65 anni e quella di anzianità, la situazione per i giovani sembra continuare ad essere nera, con una mobilità che non decolla.

Se non arriveranno dei provvedimenti in questo senso, si continuerà a vedere un mercato del lavoro praticamente fermo, con un’economia che stenta a ripartire ed un’intera categoria, quella degli under 30 costretta ad emigrare per trovare occasioni di lavoro.

Purtroppo sembra che ancora troppo poco o nulla si stia facendo riguardo alle doppie o triple pensioni, ed ai trattamenti ingiustamente troppo alti, dai quali invece potrebbero arrivare risorse preziose, sia per aiutare le pensioni minime, sia per agire sulle pensioni anticipate, fondamentali per smuovere un mercato del lavoro quasi completamente fermo.

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