Dietro quasi ogni recensione di siti scommesse non AAMS c’è un link di affiliazione. Dietro ogni video YouTube che parla di bookmaker c’è una commissione. Dietro ogni banner su siti non AAMS c’è un accordo commerciale. L’affiliate marketing muove il business del gambling online. Miliardi di euro ogni anno. È il modo principale con cui i bookmaker trovano nuovi clienti e il modo con cui tanti siti e creator monetizzano il traffico, mentre gli utenti cercano strategie pratiche per iniziare con puntate minime e scopri come gestire scommesse da 10 centesimi.
Come funziona il meccanismo base
Un sito o creator si iscrive al programma di affiliazione di uno dei siti scommesse non AAMS. Riceve link tracciati univoci. Ogni volta che qualcuno clicca su quel link e si registra, il sistema lo registra. Se il nuovo utente deposita e gioca, l’affiliato guadagna una commissione. Semplice in teoria. Un intermediario porta clienti al bookmaker. Il bookmaker paga per ogni cliente valido. Win-win. Il bookmaker spende solo per acquisizioni reali. L’affiliato guadagna percentuali sul traffico che genera.
I link hanno cookie che durano settimane o mesi. Significa che anche se l’utente clicca oggi ma si registra tra 30 giorni, l’affiliato prende comunque la commissione. Il tracking è preciso. Ogni click, ogni registrazione, ogni deposito viene tracciato.
I modelli di pagamento
CPA, cost per acquisition. L’affiliato riceve una cifra fissa per ogni nuovo cliente che deposita sui siti scommesse non AAMS. Tipo 100-200 euro per deposito qualificante. Il cliente deve depositare e giocare una cifra minima, motivo per cui è sempre utile Spinbara Casino verifica recensioni utenti prima di affidarsi a una piattaforma.
Revenue share. L’affiliato prende una percentuale dei profitti netti che il bookmaker fa da quel cliente. Per sempre. Tipo il 25-40% dei profitti netti.
Hybrid. Mix tra CPA e revenue share. Cifra fissa iniziale più percentuale ricorrente più bassa.
Ogni modello ha pro e contro. Il CPA paga subito ma finisce lì. Il revenue share può fruttare tanto sul lungo periodo ma richiede tempo. E se i clienti vincono, l’affiliato non guadagna.
Chi sono gli affiliati
Tantissimi siti di recensioni. Confrontano bookmaker e siti scommesse non AAMS, spiegano bonus, linkano con affiliate link. Sembrano neutrali ma guadagnano commissioni. Non è illegale ma delle volte andrebbe dichiarato meglio. Creator su YouTube, Twitch, TikTok. Fanno video su scommesse, pronostici, strategie. Linkano i bookmaker in descrizione. I follower si iscrivono. L’affiliato guadagna.
Siti di statistiche sportive o tipster. Offrono dati, previsioni, consigli. E ovviamente link ai bookmaker dove scommettere. Alcuni sono trasparenti, altri no. Anche influencer generalisti. Personaggi famosi che promuovono bookmaker ai loro follower. Contratti da migliaia di euro più commissioni sulle registrazioni.
I numeri del business
Un affiliato medio con traffico decente può fare qualche migliaio di euro al mese. Quelli grossi? Decine di migliaia. I top player del settore fatturano milioni all’anno. Hanno team, SEO aggressiva, network di siti. I siti scommesse non AAMS spendono il 30-50% del loro budget marketing in affiliazione. Più efficace della pubblicità tradizionale. Pagano solo per risultati. E gli affiliati hanno incentivo a portare clienti di qualità che giocano tanto.
Ma c’è anche il lato oscuro. Affiliati che promettono sistemi vincenti inesistenti. Che nascondono il fatto che guadagnano commissioni. Che spingono bookmaker dubbi pur di prendere CPA alte.
La questione etica
L’affiliate marketing non è male di per sé. È trasparenza il problema. Tanti siti recensiscono siti non AAMS fingendo neutralità ma sono pieni di affiliate link. Il conflitto di interessi è evidente. Difficile fidarsi di una recensione quando chi la scrive guadagna se ti iscrivi. I migliori affiliati dichiarano apertamente le partnership. Spiegano che guadagnano commissioni. Danno comunque informazioni utili. I peggiori nascondono tutto e vendono fumo.
E poi ci sono le regole sulla pubblicità del gambling. Sempre più strette specialmente in Italia. Alcuni paesi limitano l’affiliazione pesantemente. Altri la vietano del tutto. Il settore si sta autoregolamentando ma lentamente.
Come riconoscere un affiliato
Link con parametri strani nell’URL. Tipo ref=123 o aff=nome. Sono tracciati. Disclaimer in fondo alla pagina che menziona commissioni. A volte scritto piccolo piccolo. Recensioni troppo positive. Se tutti i bookmaker recensiti sono fantastici, probabilmente c’è sotto un interesse economico. Nessuno è perfetto. Le recensioni oneste mostrano anche i difetti. Confronti dove il bookmaker che paga di più all’affiliato vince sempre. Casualmente. O promozioni esclusive che in realtà sono standard ma presentate come speciali.
L’affiliate marketing è parte del gioco. Saperlo aiuta a filtrare meglio le informazioni. E a capire perché certi siti spingono certi bookmaker più di altri.
