L’irrigazione smart rappresenta oggi una delle soluzioni più efficaci per ridurre sprechi d’acqua e ottimizzare il tempo dedicato alla cura del verde. A differenza dei metodi tradizionali, in cui conta soprattutto la frequenza delle annaffiature, nei sistemi moderni è la tecnologia a fare la differenza.

Ne parliamo qui. Presenteremo i principali sistemi di irrigazione, i vantaggi dell’automazione e spiegheremo quando conviene affidarsi a un professionista.

Quali sono i sistemi di irrigazione e come risparmiare

I sistemi di irrigazione si distinguono per tipologia, area di utilizzo e modalità di distribuzione dell’acqua. Ecco una panoramica.

  • Gocciolante e micro-irrigazione: ideale per vasi, aiuole e siepi. L’acqua viene rilasciata lentamente e in prossimità della radice, riducendo le perdite per evaporazione. Richiede un sistema di filtrazione per evitare intasamenti e controlli periodici delle linee.
  • Sprinkler e pop-up: adatti ai prati e alle superfici più ampie. Garantiscono una distribuzione uniforme, ma sono più soggetti a evaporazione e dispersione con il vento. È essenziale una corretta taratura degli ugelli e delle pressioni.
  • Sub-irrigazione: funziona tramite tubi porosi o ali interrate che rilasciano l’acqua direttamente nel terreno. Riduce le perdite per evaporazione e accorcia i cicli di irrigazione, ma richiede una progettazione e una posa più complesse.
  • Kit per terrazzi e balconi: soluzioni compatte e facili da installare, perfette per piccoli spazi con vasi o fioriere. Tuttavia, senza una regolazione per zone, possono verificarsi squilibri di portata e irrigazione non uniforme.

Perché affidarsi a un professionista per l’irrigazione in giardino o in terrazzo?

L’irrigazione smart, soprattutto in giardini con più zone o dislivelli, richiede competenze tecniche. D’altronde si devono gestire sensori meteo, sub-irrigazione o terrazzi condominiali complessi, e altro ancora, il che è appannaggio degli installatori professionisti.

Un giardiniere esperto in irrigazione smart assicura la corretta progettazione del sistema, il bilanciamento delle portate e la selezione dei materiali più adatti. Inoltre, pianifica la manutenzione e riduce il rischio di guasti o perdite.

Per progettare e installare l’impianto di irrigazione più funzionale puoi contattare gli esperti di giardinaggio vicini a te, consultando l’elenco sul sito web Edilnet e comparando le loro offerte.

Quanto costa l’irrigazione smart (e da cosa dipende)

Il costo di un impianto di irrigazione smart varia in base alla superficie, al livello di automazione e ai materiali utilizzati. Non esistono tariffe fisse, ma range orientativi che permettono di farsi un’idea.

Incidono in modo significativo i tubi, gli ugelli, le valvole, la centralina, i sensori e la manodopera. Eventuali scavi, posa di condotte e taratura iniziale aumentano il costo finale.

Scenario Componenti principali Range di costo indicativo (€) Note tecniche
Terrazzo piccolo con kit base Tubicini capillari, gocciolatori, timer o centralina base 150 – 300 Adatto per pochi vasi o piccole fioriere; installazione autonoma, manutenzione minima.
Aiuole e siepi di medie dimensioni Tubi gocciolanti, filtri, valvole, sensori base 500 – 900 Richiede una linea di distribuzione ben calibrata e filtrazione per evitare intasamenti.
Prato con 3–5 zone automatizzate Sprinkler o pop-up, centralina smart, valvole a zona, sensori pioggia/umidità 1.200 – 2.500 Include automazione completa; costo variabile in base ai materiali e ai sensori installati.

Automazione: il vero moltiplicatore di risparmio

L’elemento che incide di più sull’efficienza idrica dei sistemi di irrigazione è l’automazione. Ecco le soluzioni più interessanti.

  • Centraline e sensori: una centralina smart, collegata a sensori di pioggia o umidità del suolo, regola automaticamente tempi e portate. Le valvole a zona permettono di personalizzare i cicli per tipologia di pianta o area.
  • Accessori essenziali: sensore pioggia, sonda di umidità, filtri e regolatori di pressione sono componenti indispensabili per mantenere stabile l’efficienza del sistema e prevenire guasti.
  • Manutenzione “set and forget”: un impianto automatico va controllato periodicamente. Le operazioni consigliate sono: verifica della pressione, spurgo delle linee, pulizia dei filtri, controllo della copertura, calibrazione stagionale e registrazione delle ore d’irrigazione.

Un sistema ben progettato e automatizzato permette di ridurre gli sprechi fino al 50%, mantenendo il giardino o il terrazzo in perfetta salute tutto l’anno.

Di Claudio