Nel vasto universo della mixology, dove ogni giorno nascono nuove creazioni audaci e sperimentali, ci sono drink che resistono al tempo, alle mode e ai gusti del momento. Sono i grandi classici intramontabili, i pilastri dei bar di tutto il mondo. Dai rooftop newyorkesi ai piccoli locali europei, i cocktail classici continuano a dominare le ordinazioni, confermandosi veri e propri ambasciatori della cultura del bere miscelato.
Ma quali sono i cocktail più richiesti e bevuti a livello globale? E, soprattutto, cosa li rende così intramontabili?
I re della miscelazione: un’eredità senza tempo
La lista dei cocktail classici più popolari è lunga e affascinante, ma alcuni nomi compaiono immancabilmente in ogni classifica, compresa quella stilata annualmente da riviste del settore e da portali specializzati.
Si tratta di drink che ogni barman deve conoscere molto bene, le basi del mestiere di qualsiasi bartender.
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I cocktail classici più richiesti (e come prepararli)
- Negroni
Elegante, amaro, italiano. Il Negroni è un’icona della mixology nata a Firenze nei primi del Novecento. La leggenda vuole che il Conte Camillo Negroni, stanco dell’Americano, chiese al barman di rafforzare il drink con un tocco di gin.
Ingredienti:
- 3 cl di Gin
- 3 cl di Vermouth Rosso
- 3 cl di Bitter (Campari)
Si prepara direttamente nel bicchiere old fashioned con ghiaccio, mescolando delicatamente e guarnendo con una fetta d’arancia.
- Old Fashioned
Un altro grande classico, nato a Louisville nel Kentucky, simbolo del bere “vecchia maniera”. L’Old Fashioned è pura essenza di whisky, bilanciata da zucchero e bitter.
Ingredienti:
- 6 cl di Bourbon o Rye Whiskey
- 1 zolletta di zucchero
- 2-3 dash di Angostura Bitter
La zolletta viene bagnata con il bitter e schiacciata, quindi si aggiunge il ghiaccio e il whisky. Si mescola con cura e si guarnisce con scorza d’arancia.
- Margarita
Fresco, agrumato e seducente. Il Margarita è il cocktail messicano per eccellenza, perfetto per serate estive o aperitivi esotici.
Ingredienti:
- 5 cl di Tequila
- 2 cl di Triple Sec (Cointreau)
- 2 cl di succo di lime fresco
Si shakerano gli ingredienti con ghiaccio e si serve in una coppa Margarita con bordo salato, dopo averlo filtrato.
- Mojito
Nato a Cuba, il Mojito è un’esplosione di freschezza. Amato per la sua leggerezza e il suo gusto dissetante, è uno dei drink più richiesti nei mesi caldi.
Ingredienti:
- 5 cl di Rum bianco
- 2 cl di succo di lime
- 2 cucchiaini di zucchero di canna
- Foglie di menta fresca
- Soda water
Nel bicchiere si pestano zucchero, lime e menta, si aggiunge il rum, il ghiaccio e si colma con soda. La menta rilascia aromi che rendono ogni sorso inconfondibile.
- Martini Dry
Immortalato da James Bond, il Martini è il simbolo dell’eleganza da cocktail bar. Essenziale, secco e sofisticato.
Ingredienti:
- 6 cl di Gin
- 1 cl di Vermouth Dry
Si miscela in mixing glass con ghiaccio e si serve in coppetta cocktail ben fredda. Guarnizione classica: un’oliva verde.
Perché i cocktail classici sono così amati?
Questi cocktail hanno attraversato epoche, guerre, rivoluzioni culturali e rinascite. Il loro successo risiede nella semplicità e nell’equilibrio, ma anche nella capacità di adattarsi a palati diversi, rimanendo sempre riconoscibili. Alcuni come il Negroni o il Margarita hanno persino ispirato decine di varianti moderne, ma l’originale resta imbattibile.
Inoltre, questi drink offrono una ritualità che va oltre il gusto: l’Old Fashioned mescolato con cura, il Mojito preparato con menta fresca, il Martini servito con eleganza glaciale. Bere un classico è un gesto culturale.
La nuova frontiera della mixology? Conoscere il passato
In un mondo in cui ogni bartender cerca la prossima novità, la conoscenza dei cocktail classici è considerata un requisito fondamentale. I professionisti più esperti lo sanno: padroneggiare i grandi drink del passato è il primo passo per creare i capolavori del futuro.
Che si tratti di un Martini sorseggiato con classe o di un Mojito bevuto al tramonto, i grandi classici della mixology sono destinati a restare. D’altronde, i cocktail tradizionali non sono soltanto delle semplici bevande alcoliche, ma delle vere e proprie storie liquide, leggende in bicchiere che raccontano epoche e persone. E se è vero che il futuro della mixology è in continua evoluzione, è altrettanto vero che tutto parte da qui: dai cocktail che hanno fatto la storia.